Verde chiaro, verde scuro, cinabro spento

Marta, una giovane e bella ragazza, è stata uccisa con impeto esagerato. Trentatré pugnalate, troppe per la personalità dei presunti assassini. Entrambi la amavano: Francesco – l’amante canuto e geloso – in modo impetuoso; Piero – l’artista pittore – in modo estetico.

Il commissario Austakainis, prossimo alla pensione, un po’ metodico, molto riflessivo, curioso e filosofico, pare non cercare tanto il colpevole quanto il perché del brutale omicidio, che finirà con il causarne un altro. E con la sua indagine riuscirà a svelare l’insulso gioco di infantilismo e frustrazioni che soggiace a una storia d’amore con due morti assassinati.