La rabbia e la gioia d'insegnare
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Quando ci si emoziona cantando una canzone, leggendo un libro o guardando un film, ci si ricorderà a lungo di quel momento, perché l’emozione provata consente di apprendere e memorizzare quasi senza accorgersene. L’intento di questo libro è quello di mettere in luce il ruolo fondamentale dei fattori emotivo-affettivi nel favorire l’apprendimento. Gli studenti, infatti, imparano più facilmente se si sentono coinvolti. L’educazione non è soltanto scambio di idee ma anche condivisione. Per insegnare è necessario comprendere i sentimenti, le emozioni e le aspettative degli studenti, poiché sono una guida per ottenere i migliori risultati. L’insegnante deve essere in grado di affascinare i suoi alunni, deve andare a trovare l’altro laddove emotivamente è, cercando di creare un ambiente in cui l’allievo possa sperimentare, giocare e anche sbagliare per poter imparare dai propri errori.
mino
ha scritto:
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inserito: 12.03.2016 08:26
Il libro è il frutto di una profonda vocazione all'insegnamento arricchita da anni di esperienza diretta "sul campo". Cabassa, da autentico maestro, sa mettere con successo in pratica il prezioso consiglio di Montaigne, mutuato da Plutarco, secondo il quale "insegnare non è riempire un vaso vuoto, bensì accendere un fuoco". E Cabassa sa non solo accendere il fuoco del piacere della conoscenza, ma anche quello dei sentimenti, così spesso emarginati nel contesto scolastico. Il suo sforzo di docente è pertanto ripagato, e con abbondanza, dall'amore per la conoscenza che vede sbocciare nei suoi studenti nonché da numerose, impagabili soddisfazioni umane, come ben testimoniato dal libro. Se tutti i docenti della scuola secondaria fossero come Davide Cabassa la categoria degli insegnanti godrebbe ancora di quel grande prestigio che si è invece purtroppo in parte giocato in questi ultimi decenni e i giovani uscirebbero dalle scuole con un ben diverso senso di responsabilità.
cecilia
ha scritto:
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inserito: 29.02.2016 20:06
Finito di leggere qualche giorno fa. Stupendo ma non avevo dubbi.:). Mi è piaciuto tantissimo l'esempio a inizio libro delle 21 lettere che sono come lo " scrigno di un tesoro". Verissimo e poi l'alfabeto non l'avevo mai pensato in questi termini!:). Poi mi sarebbe piaciuto moltissimo conoscere Focher perché purtroppo fino adesso di prof così bravi e umani come ho capito che è stato lui ne ho incontrari ben pochi. E infine leggendo le ultime pagine dove si parla di filosofia, mi è piaciuta tantissimo la semplicità con cui sono stati "descritti"i filosofi citati. Tanto che mi è venuta voglia di prendere qualche loro libro e di leggerlo per curiosità. Vediamo....:). COMPLIMENTIIIIIIII!!!!:)))))))))
annarita
ha scritto:
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inserito: 15.02.2016 19:03
Questo libro è un dono che l'autore fa a tutti gli educatori. Da leggere, rileggere e regalare.
annarita
ha scritto:
![]() Voto:
inserito: 08.02.2016 15:52
Questo libro è un dono che l'autore fa a tutti gli educatori. Da leggere, rileggere e regalare.
Articoli che parlano di La rabbia e la gioia d'insegnare
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Inizi col metterti un po' su una difensiva, davanti alla sua lettera ai suoi alunni nel primo giorno di scuola, ti dici: é come la mia vecchia insegnante di lettere! Addirittura pretende che ci si alzi in piedi per salutarlo! E poi scopri che, nonostante la sua machiavellica intenzione di farsi temere più che amare, la cosa che gli riesce meglio di tutte, é quella di farsi amare.
Un prof di filosofia che "pensa col cuore", col cuore vede la verità. Davide é un piccolo principe, e sa che l'essenziale é invisibile agli occhi. Glielo ha detto la volpe, dopo averla addomesticata, e ora si ritrova ad essere addomesticato dai ragazzi del Liceo Sanvitale: perché, addomesticare, significa 'creare dei legami'.
La grandezza di Davide, sta nella sua semplicità. Quella del bambino che dice a Sant'Agostino: come può, Dio, stare nella tua testa, se il mare non entra nel mio secchiello?
Davide non descrive l'amore come ha fatto Sant'Agostino. Lui lo vive in classe, insegnando la vita. E, per i suoi ragazzi, é né più ne meno che l'insegnante de "L'attimo fuggente". Valeria