Noiregialli

Amos Cartabia si cimenta in un bel local thriller che, dopo il successo di Valgrisenche nel silenzio del ricordo, ha ancora una volta come sfondo la bellissima Valgrisenche, incantevole località della Valle d’Aosta.

L’incipit di questo sottile noir, ci regala la sua prima immagine proponendoci la mano di un’anziana signora che scosta la tendina di una finestra. La donna osserva sul viale sottostante Marta e Gloria, le protagoniste del racconto, ma cosa si nasconde dietro la pacata e piacevole conversazione in cui sono impegnate? Marta e Gloria sono amiche da sempre. Dividono tutto, anche lo stesso uomo, solo che Gloria questo ancora non lo sa…

Stanotte non avere paura è una storia breve ma molto intensa, che si legge senza mai fermarsi e catapulta il lettore in un’atmosfera di emozioni e ricordi. Pubblico di riferimento sono giovani e adulti, in particolare chi negli anni Ottanta era adolescente.

Un romanzo che si rivolge a giovani e adulti. Una scrittura che, con grande sensibilità, tratteggia i sentimenti dei personaggi e ne approfondisce i pensieri. Le scene d’azione si alternano quindi a parti introspettive e il “giallo” si arricchisce qua e là di pennellate “rosa”.

C’E UN CADAVERE SUL TRENO - Assassinio sul Malpensa Express è una divertente parodia del celebre thriller di Agatha Christie. Lo scenario che fa da sfondo all’intrigo che conduce all’inevitabile omicidio, non è l’elegante linea Parigi-Istanbul, ma una più modesta tratta ferroviaria, che accompagna ogni giorno verso Milano migliaia di viaggiatori, con tutte le comiche contraddizioni del mondo dei pendolari. Il protagonista non è un arguto investigatore dai baffetti azzimati, ma una trentenne tanto fragile quando pensa al suo futuro, quanto determinata quando si mette in testa una cosa. La narrazione è allegra e incalzante, tutta al femminile, con riflessioni colme di pungente ironia e di sottile humor. Come musica di sottofondo, a scandire il finale di ogni capitolo, si sentono due grandi passioni italiane: la cucina e la storia dell’arte.

Al momento di uscire di casa quel mattino non avrebbe mai immaginato che a novantatré anni avrebbe ritrovato la forza per correre fino alla caserma dei carabinieri, ma, d’altronde, mentre chiudeva a chiave la porta non sapeva che sarebbe toccato proprio a lei rinvenire il vecchio Pietro Bernasconi con la testa squarciata da un proiettile di pistola.